L’estate scorsa ho letto la storia di Nina Mufleh, una giovane marketer con un obiettivo: lavorare per Airbnb.
Prova con email e job application, ma come spesso accade, viene ignorata.
Capisce allora che curriculum e lettera motivazionale non le bastano per farsi notare rispetto agli altri candidati e decide di tentare un approccio alternativo: crea un minisito in cui analizza il mercato turistico mondiale e propone una strategia per l’azienda, dimostrando concretamente le sue capacità!
Ok, non è forse l’esempio perfetto: Nina alla fine non è stata assunta!
Ma è diventata un caso virale, stimolando l’interesse di altre grandi aziende e ispirando molte persone con il suo stesso obiettivo, tanto da spingerla a creare una guida per imitarla. E dimostra soprattutto un trend molto attuale: online hai l’opportunità di dimostrare quello che sai passando così dalle parole (CV + lettera di motivazionale) a ciò che conta veramente: i fatti.
Oltre l’accoppiata curriculum e lettera motivazionale
Avete anche voi, come Nina, un brand che amate e per cui vorreste lavorare, ma avete paura che l’accoppiata curriculum + lettera motivazionale non bastino a rendervi giustizia facendovi perdere un’occasione? Allora potreste provare JustKnock, una piattaforma che vi permette di dimostrare concretamente il vostro talento, senza dover diventare un caso virale.
Come? Proponendo idee sotto forma di presentazione ai manager che loro volta, vi forniranno una valutazione e un eventuale contatto per un colloquio o un compenso.
Certo non è un’applicazione da tutti i giorni! Se infatti può essere un canale preferenziale per essere valutati non solo sul proprio Curriculum, bisogna mettere in conto che ideare, sviluppare e presentare un progetto è un impegno in termini di tempo ed energia e occorre valutare quando può essere un investimento, considerando che l’assunzione non è assicurata.
Chi tutela la mia idea?
E nel caso in cui non ricevessi nulla in cambio… chi tutela la mia idea? Se da una parte convince la buona fede del team, le aziende lo saranno altrettanto? Diciamolo chiaramente: “rubare” un’idea e cambiarne dei dettagli o delle funzionalità spacciandola per propria, non è poi così difficile, specialmente in un Paese in cui il lavoro creativo non è sempre riconosciuto.
A questo punto mi chiedo: può essere che JustKnock stia semplicemente anticipando le richieste che le aziende faranno in futuro ai candidati, cioè di dimostrare concretamente le proprie competenze per ottenere un lavoro? In futuro, le aziende potrebbero non richiedere più l’invio del CV, ma proporre ai candidati lo svolgimento di mini-progetti per valutarne concretamente le competenze? O più semplicemente curriculum e lettera motivazionale si evolveranno, rimanendo comunque gli strumenti più utilizzati?
Curiosi sugli sviluppi? Io sì! Credo proprio che li seguirò sulla loro pagina Facebook…