Qualche anno fa si parlava spesso di biglietti da visita creativi: mi ricordo in particolare quello dell’avvocato divorzista che si divideva in due e quello del personal trainer elastico che bisognava tirare per riuscire a leggerlo.

Il biglietto da visita di Poul Nielsen, personal trainer
Da qualche anno a questa parte hanno preso piede invece i CV creativi, cioè quei curriculum che non rientrano nei formati standard (in termini di fruizione, stile e contenuto) che generalmente si inviano alle aziende.
Possono essere siti web interattivi, giocare con l’identità di marchi famosi, presentare illustrazioni e infografiche o essere delle vere e proprie azioni di guerrilla; non sono necessariamente realizzati su un A4 ed impaginati e formattati in Word e non seguono una struttura classica, come il modello Europass, per lo stile e l’organizzazione dei contenuti.
Alcuni esempi?
Il CV creativo può essere di diverse tipologie. Col supporto di qualche esempio, vi verrà sicuramente in mente di averne visti alcuni in giro per la rete: [Continua…]