Le prime impressioni contano tantissimo, ancora di più quando dobbiamo presentarci online al nostro pubblico, cioè alle persone che potrebbero essere interessate ad assumerci o conoscerci meglio prima di sceglierci.
Tutti i punti di contatto digitali condizionano l’immagine che si faranno di noi e ogni punto di contatto va progettato con coerenza in maniera strategica.
Storie in evidenza
Ma alcuni utenti hanno saputo sfruttare in maniera furba le funzionalità native delle piattaforme. Per esempio, su Instagram, molti professionisti utilizzano da tempo le icone delle storie in evidenza creando una sorta di menù interattivo dove è possibile fare degli approfondimenti relativi ai loro servizi o ad eventuali contenuti formativi o divulgativi, che vengono visualizzate nel profilo Instagram appena sopra i post.
All’interno di ciascuna cartella si possono “conservare” le storie in modo che non spariscano dopo 24 ore, e impostare un nome e un’icona per ciascuna di esse. Quindi facciamo attenzione anche all’estetica e all’usabilità, perché l’occhio vuole sempre la sua parte e la regola fondamentale dell’interazione digitale è sempre la solita: “don’t make me think”. Specialmente se parliamo di una piattaforma spiccatamente visiva come Instagram!
Questa soluzione è evidentemente ritenuta così efficace che alcuni professionisti non usano più nemmeno il sito Web personale e si limitano a mettere le informazioni giuste nelle Instagram Stories! Una scelta coraggiosa visto che non sempre Google ha una alta considerazione di questo social di Meta…
Alcune buone pratiche
Esaminando alcuni profili abbiamo notato alcune buone pratiche. Ad esempio quella di includere:
- Una sezione “Chi sono” o “Perché [nome profilo]”
- I servizi offerti o delle voci legate alle competenze più importanti
- Delle “ragioni per credere”, degli elementi significativi che vadano a
- Le referenze, le opinioni di altri, etc.
- Una sezione “Per contattarmi”
- Una Call To Action, vale a dire un invito all’azione: qualcosa da scaricare, un elemento da acquistare, un risorsa da visitare.
Sono tutti elementi facili da progettare se utilizzate gli strumenti gratuiti e il metodo offerto nel libro Digital You.
Alcuni esempi
Naturalmente lo stile e la maniera di utilizzare le icone dipenderà dalla vostra fantasia e dall’obiettivo che intendete raggiungere. Facciamo un po’ di esempi, così si capisce ancora meglio:
Donata Columbro, esperta di analisi e visualizzazione dei dati, raccoglie le sue attività in cartelle singole.
Gianfranco Zola, calciatore, allenatore e ora commentatore in televisione, ha optato per una grafica coordinata che forma la parola MAGIC (si è guadagnato il soprannome di Magic Box, ndr), usata come acronimo per raccontare le sue varie attività, presenti e passate.
E ancora, Benedetta Parodi, che da anni entra nelle case degli italiani direttamente dalla sua cucina, si racconta con le icone tutte coordinate.
Anche l’amico Raffaele Gaito ha scelto di utilizzare le icone in evidenza, coordinandole con tutto il resto del suo profilo, compresi i contenuti!
Un altro utilizzo interessante è quello dell’istruttore di difesa personale Julio Cesar che mostra il suo stile di formazione e i suoi servizi:
E infine la giovane studentessa Monica Sperandio che dimostra sul campo le sue competenze con questo progetto che potremmo definire “letterario”:
Conosci altri esempi di uso delle instagram Stories come strumento di gestione della propria identità digitale?