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Quali sono le tue keyword? Scegli le parole giuste per definirti

“Sto cercando il mio payoff da giorni, ci penso continuamente, ho diverse idee, alcune keyword in testa, ma nessuna mi soddisfa”

È una giovane professionista che sta costruendo il suo business partendo dalle basi: logo, payoff, sito. Ha le idee molto chiare sulle sue competenze, il suo target e i servizi che offrirà ma quelle paroline che la definiscono proprio non le vengono fuori.

Nominare, infatti, è un’azione che ci sembra banale ma è in realtà il fondamento, il riconoscimento di un’identità. Un professionista, esattamente come un brand, è rappresentato dal suo nome che lo rende unico, riconoscibile e memorabile.

In questa operazione di scelta del nome e del payoff le parole sono fondamentali e vanno scelte con estrema cura.

Che si cerchi un payoff o si voglia semplicemente rispondere con chiarezza alla domanda “ma tu che lavoro fai”? è essenziale trovare i vocaboli che aderiscano perfettamente al nostro modo di essere e di lavorare.

Ma come si fa?

Un’operazione di sottrazione

Calvino nel capitolo delle sue Lezioni Americane dedicato alla Leggerezza affermava, parlando del suo mestiere di scrittore: “la mia operazione è stata, il più delle volte, una sottrazione di peso”.

Questo è esattamente ciò che va fatto: alleggerire.

Secondo uno studio dell’Università di Princeton pubblicato sulla rivista “Applied Cognitive Psycholgy”  gli scrittori che utilizzano frasi troppo lunghe o complicate vengono percepiti come meno intelligenti di quelli che scelgono uno stile più sobrio.

Le parole più ricche e più pregnanti aiutano ad arrivare dritti al punto, semplificando molto la sintassi e rendendo tutto più leggero ma anche più efficace.

È fondamentale non cadere nella trappola della comunicazione “velocizzata”. La grande quantità di strumenti e di occasioni che abbiamo a disposizione non fa scomparire l’esigenza di cura, anzi: la nostra lingua è così generosa di vocaboli, che val la pena spendere un minuto in più per trovare quello più appropriato.

Non è una questione di tagli, ma una questione di scelte.

Esercitarsi nella scelta

Parlando di selezione delle parole è bene ricordarsi che esistono diversi metodi con cui operarla e trovare il proprio equivale ad avere in tasca un’ottima bussola.

Scegliere non vuol dire arrivare a tutti i costi a una sintesi, ma avere l’obiettivo di essere quanto più chiari possibile, giungendo dritti al punto.

Il nostro scopo deve essere quello di far entrare immediatamente le persone nel nostro mondo, conducendole con convinzione proprio lì, verso la nostra visione.

È una questione di esercizio. Ed esistono, infatti, dei procedimenti che aiutano a orientarsi in questa scelta e, magari, a scoprire qualcosa di più sulla propria identità professionale.

Quello che ho suggerito alla giovane professionista che si è rivolta a me è un esercizio mirato proprio alla definizione del nostro brand personale. Può essere finalizzato alla scrittura di un payoff o, semplicemente, a chiarirci le idee.

Si tratta di mettere “le mani in pasta”, giocando con le parole senza paura.

Mettiti davanti ad un foglio bianco e inizia a scrivere, sulla sommità superiore, tre parole che ti descrivono come professionista. Possono essere relative alla tua attività, ai tuoi valori, ai tuoi metodi. L’ideale sarebbe che una di queste parole fosse un verbo.

A questo punto tira fuori tutte le parole che ti sembrano collegate a quelle tre. Puoi farlo a caso, oppure seguendo l’ordine delle tre colonne, una dopo l’altra. Possono essere sinonimi, contrari ma anche vocaboli che, in qualche modo, nella tua testa, sono associati a quei primi tre.

Datti indicativamente una mezz’ora o anche un’ora, in base a quanto il compito ti sembra arduo.

Al termine di questa operazione lascia lì il foglio, fai altro, possibilmente che non implichi il dover scrivere o attività simili.

Poi riprendilo in mano, rileggi le parole e selezionane cinque. E poi, da quelle cinque, tre.

Ecco in quelle tre parole deve essere chiaro chi sei e cosa fai e perché le persone dovrebbero scegliere te.

Ora hai una base di partenza. Se senti che ti risuona (altrimenti puoi ricominciare da capo) sceglila come punto di riferimento.

Da lì puoi creare il naming o il payoff del tuo brand oppure semplicemente tenerla come sintesi della tua vision.

Le parole che non hai scelto non vanno buttate. Prova a svilupparle. Possono diventare delle keyword per la scrittura SEO dei testi del sito oppure degli spunti per gli argomenti di cui parlerai nei prossimi post sui social.

Esistono strumenti online, come questo che, a partire da alcune selezionate keyword, ti suggeriscono tanti diverse query di ricerca che i tuoi utenti potrebbero cercare e, quindi, di cui potresti essere interessato a scrivere.

Le parole sono dei preziosi e potenti alleati, utilizzarle al meglio garantirà un boost per il tuo personal branding.

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