Tom Peters, CEO di FastCompany, lo aveva capito già in un insospettabile 1997, quando pubblicò un fantastico articolo intitolato The Brand Called You , “La marca chiamata te”.
Ti consiglio vivamente di leggerlo, perché anche 10 anni dopo, si rimane ancora colpiti dall’attualità degli argomenti.
Peters suggeriva che, qualsiasi sia la mia estrazione sociale o età, io sono di fatto il presidente, amministratore delegato e responsabile Marketing dell’azienda chiamata “Io Spa”. La mia reputazione e la mia credibilità si definiscono tramite la qualità del mio lavoro attuale e passato e determinano la qualità del mio lavoro futuro.
La qualità del mio lavoro passato, determina il mio posizionamento per quello futuro
Del resto, come dicono i venditori esperti, una vendita si chiude, quando il tuo cliente ti manda almeno altri 5 clienti. Difficilmente questi ultimi verranno da te se il tuo cliente è insoddisfatto!
Questo è ancora più importante vista la direzione che sta prendendo l’economia del lavoro moderno: gli impiegati sono sempre più visti come consulenti freelance, fornitori e prestatori d’opera, anche da lontano, all’interno di un’organizzazione flessibile e remotizzata.
Il fiorire di aziende quali eLance.com, dove chiunque può proporsi come sviluppatore per progetti informatici, sembra confermare tale tendenza.
Il segreto allora sta nella differenziazione. Se sei un programmatore, magari anche bravo, come puoi riuscire a distinguerti dalla miriade di programmatori là fuori e convincere un’azienda o un cliente ad assumerti?