Questa è la seconda parte dell’articolo che ho chiesto a Roberta Giannoni, Image Consultant, sulle declinazioni virtuali del lato più personal del Personal Branding: il nostro aspetto fisico! Da sempre appassionata dell’aspetto comunicativo della moda e dello stile, Roberta ha studiato Consulenza d’Immagine presso l’Accademia del Lusso di Milano.
Nello scorso articolo avevamo visto quanto è importante che l’Avatar sia coerente con il nostro Personal Brand e avevamo visto degli esempi con alcuni problemi.
Nigella Lawson
Oggi esaminiamo l’immagine virtuale di Nigella Lawson, famosissima scrittrice di libri di ricette in UK, conduttrice di un suo programma di cucina e Blogger, per poi approfondire alcune regole d’oro di immagine virtuale.
Ecco i suoi tre avatar principali:
Nella prima immagine Nigella indossa una maglietta con slogan, dove lo sfondo, nello stesso colore della maglietta ma in toni più chiari, mette in evidenza con efficacia il volto dell’autrice. Normalmente le t-shirt con motti e slogan sarebbero da evitare, ma la fama di Nigella le permette di poter essere ironica e sopra le righe nell’Avatar utilizzato per la sua pagina Facebook.
Gli altri due Avatar mostrano un’immagine che comunica i giusti messaggi, dove lo sfondo è ovviamente la cucina; il trucco e l’acconciatura sono perfetti e curati, gli abiti sono scelti in modo da mettere in evidenza i suoi punti di forza (vita sottile e bel collo) e mimetizzare l’importante seno.
Colori come il rosso (simbolo di energia, attività e fiducia nei nuovi progetti) della maglietta, che richiama il rosso del grembiule nella copertina del libro e il verde (evoca solidità, forza e costanza), che mette in evidenza la carnagione, rendono questi tre avatar non solo molto armonici, ma anche molto accattivanti.
Nigella usa tre Avatar differenti, contravvenendo alla regola della consistenza, ma trasmette con tutti e tre gli stessi attributi.
Per certi versi aggiunge qualcosa al suo Personal Brand usando tre immagini, lo rende più completo.
Regole per Avatar e Personal Branding
Chi fa di Internet un mezzo di espressività e di promozione della propria professionalità deve abituarsi a pensare all’Avatar come al marchio identificativo, il logo, qualcosa che segue e rende univocamente identificabili nel Web 2.0.
Quali sono quindi le regole per avere un buon Avatar?
Questi consigli sono integrati da un fantastico articolo di Seth Godin:
- una vostra immagine è sicuramente la scelta migliore, personale ed unica. Evitate l’utilizzo di avatar con i vostri cartoni animati preferiti (troppo giocoso), il logo della vostra azienda (impersonale) o foto concettuali che potrebbero mettre in evidenza caratteristiche che volete lasciare ad una seconda impressione.
- utilizzate uno sfondo bianco o neutro
- scegliete foto in cui siete gli unici protagonisti. L’idea di condividere l’immagine dell’Avatar con qualcuno a cui tenete particolarmente potrà essere una buona idea per tenere a bada fidanzati/e gelosi. Il punto è che chi vi chiede amicizia non vuol essere amico anche del vostro findanzato/a, ma solo vostro.
- se indossate nella foto un accessorio importante (come un cappello o una montatura di occhiali molto caratterizzante) fatelo solo se vi accompagna veramente nella vita di tutti i giorni
- utilizzate un unico avatar per tutti i Social Network che frequentate, rimarrete impressi più facilmente e comunicherete coerenza
- cambiate avatar ogni volta che la vostra immagine cambia radicalmente, non usate immagini vecchie di 5/6 anni che potrebbero rendere difficile riconoscervi a chi incontrerete di persona
- ponete attenzione al messaggio che il vostro abbigliamento, la posa ed i colori che utilizzate, comunicano affinché siano coerenti con la vostra personalità e la vostra professione.
great job!
Mi sa che ho bisogno di qualche lezione….