Dopo la laurea, dovendomi cercare un lavoro, ho avuto modo di fare un po’ di esperienza con LinkedIn. In questo post cercherò di proporvi quanto ho imparato, mostrandovi alcuni semplici accorgimenti per migliorare la vostra visibilità nelle ricerche e, magari, ricevere proposte di lavoro senza inviare nemmeno un CV.
Consigli base: come farsi trovare nelle ricerche
Da qui in avanti leggerete riguardo alle tecniche più efficaci per migliorare la visibilità del vostro profilo. In questo articolo non parlerò di tutti i consigli che si possono dare su come scrivere un buon background, scegliere la foto giusta, riempire al meglio tutte le sezioni, come organizzarle etc. Ma se ne avete bisogno, i migliori consigli sono: 1. Fidarsi dell’indicatore di Linkedin che misura quanto “efficace” è il tuo profilo; 2. navigare fra i profili di successo del proprio settore, oppure dare un occhio al profilo di chi fa bene Personal Branding.
Quindi iniziamo!
Il tuo profilo contiene le parole chiave giuste?
La ricerca di LinkedIn, spesso non ci si pensa, funziona in maniera simile a un qualsiasi altro motore di ricerca: connettere le parole chiave di chi digita con dei risultati più coerenti possibili. Quindi, se volete essere trovati, la prima cosa da fare è aggiornare il profilo con le keywords giuste.
Come fare per individuare le parole chiave più efficaci? LinkedIn non fornisce, nella sua versione base, un sistema che suggerisca quali parole chiave sono più cercate di altre quindi, purtroppo, bisogna andare un po’ a buon senso (o acquistare il servizio premium).
Tre buone pratiche che ho seguito io sono state:
- Calarsi nei panni del selezionatore e chiedersi: “Se volessi cercare una figura come la mia, cosa scriverei nella ricerca?”; mettersi poi di fatto a cercare aiuta anche a capire cosa funziona e cosa no.
- Ogni opera d’arte è in realtà una copia, rivisitata, di qualcosa già fatto. Aiuta veramente molto prendere ispirazione da profili di successo affini al proprio
- Non esiste una sola parola chiave! Ogni parola chiave ha, in realtà, tanti sinonimi o varianti, quindi è bene cercare di capire come la stessa parola può essere usata in modo diverso. Facciamo un esempio, se ci occupiamo di “Digital Marketing” le prime parole complementari che mi vengono in mente sono “Social Media Manager”, “Community Manager”, “Digital Project Manager” “Web Marketing” ecc…
Trovate le parole chiave? Ottimo! Adesso bisogna capire dove è più opportuno metterle; io seguo quest’ordine di importanza:
- Titolo del profilo, ovvero quella piccola descrizione che appare sotto al tuo nome; è la prima cosa che viene letta, quindi va studiata con molta cura. Io nel mio profilo, ho deciso di inserire “seeking opportunities” dopo la parola chiave che ho ritenuto più importante nel mio lavoro
- Riepilogo: qui LinkedIn ti offre molto spazio, riempirlo con alcune delle parole chiave “secondarie” potrebbe essere di aiuto
- Esperienza ed Educazione: anche qui, come nel Titolo, bisogna usare le parole giuste, quelle che si ritengono più importanti, e ripeterle con qualche loro variante anche nella descrizione.
N.B. Ok inserire le parole chiave perché aiutano il motore di ricerca interno di LinkedIn a metterci nei risultati della ricerca, ma non esageriamo! Chi legge il profilo è un essere umano e si aspetta di trovare frasi di senso compiuto.
Consigli Avanzati: Come scalare la classifica dei risultati della ricerca e disegnare la giusta strategia
Una volta aggiornato il profilo come si deve, trovate le parole chiave e sistemate in maniera strategica, bisogna “battere la concorrenza”. Purtroppo non sarete gli unici a fare il vostro mestiere e ci saranno decine di persone che compariranno prima di voi nei risultati della ricerca (a partire dagli utenti Premium). Ecco una lista delle buone pratiche da seguire:
- Ti sei appena trasferito? Hai aggiornato la località di LinkedIn? Impostare la località ti permette di guadagnare punti nella classifica. Se cerco un profilo, il sistema mi mostrerà per prime le persone più vicine geograficamente. Buona norma è cambiarlo soprattutto se stai cercando lavoro in un’altra città.
- Espandi la rete! LinkedIn tenderà a mostrare nei risultati della ricerca le persone separate da meno gradi di conoscenza, ovvero quante sono le conoscenze che ci separano da un qualsiasi altro individuo nel mondo. Per spiegarlo con un esempio, riporto l’illustrazione proposta da Linkedin:
*Nella versione premium poi vedere chi ha guardato il tuo profilo e quale è il tuo ranking nel tuo network, nella tua compagnia e tra le persone con il tuo stesso titolo. - Fai Networking! Riuscire ad ottimizzare il proprio profilo dal punto di vista tecnico è importante per migliorare la propria visibilità nelle ricerche, ma ricordiamoci che LinkedIn non è solo motore di ricerca! Quindi è arrivato il momento di pensare ad una strategia che non sia solo keywords e ottimizzazione dei contenuti.
Fare networking con LinkedIn
Secondo una ricerca di Granovetter, pubblicata nel libro Getting a Job, a Study of Contacts and Careers, un individuo aumenta la propria probabilità di trovare lavoro se entra in contatto con persone esterne al proprio network, ovvero individui completamente estranei (detti anche bridges o ponti). La sua ricerca è stata pubblicata nel 1974, quando ancora i Social Networks nemmeno esistevano e ciò lascia intuire quale potenzialità abbiamo nell’usare strumenti come Internet. Su quest’argomento consiglio il recente libro di Domitilla Ferrari Due gradi e mezzo di separazione: Come il networking facilita la circolazione delle idee (e fa girare l’economia), secondo cui
Ognuno di noi è distante non più di tre gradi, forse due e mezzo, da chiunque altro nel mondo
Ecco due esperienze personali che hanno portato ottimi risultati:
- Non solo online! I Social Network sono il riflesso della nostra vita reale, per usarli al meglio bisogna pensarli come parte integrante della nostra realtà. LinkedIn è un ambiente digitale non virutale e, quindi, non si distingue dalla vita “reale”! Ad esempio, partecipate alle fiere, aggiungete su LinkedIn chiunque incontrate, anche e soprattutto se non c’entra niente con voi. Non solo persone con le quali avete parlato, ma anche relatori o persone influenti del vostro settore. C’è chi accompagna un messaggio “personale” di ringraziamento, ma attenti a non farlo sembrare un messaggio che state mandando a tutti.
on esiste una regola ben precisa,) Ricevere messaggi automatici come questo dell’esempio non è bello, bisogna saper comunicare che il tempo speso è più di un copia-incolla.
- Essere attivi! Comparire primi nei risultati di ricerca ti darà l’opportunità di essere trovati senza muovere un dito, vero!…
…ma pubblicare notizie, soprattutto se abbiamo costruito una buona rete di contatti, è ancora più efficace: proprio mentre scrivevo questo articolo ho pubblicato un aggiornamento di stato che ha generato due “Consiglia” nel giro di 30 minuti, uno da parte di Yannik Valenti (Head of Digital at Sudler & Hennessey) e Leonardo Bellini (Fondatore di DML e Social Minds), rispettivamente il mio capo in S&H e il mio professore di Social Media Metrics allo IULM. I loro due “Consiglia” hanno aggiunto al mio status 174 visualizzazioni di persone esterne alla mia rete, di queste 174 una ha trovato interessante quello che ho scritto e ha visitato il mio profilo, prontamente l’ho invitata fra i miei contatti e questo è stato il risultato:
Alla fine, un semplice post scritto in 40 secondi, seguito da un breve scambio di email, mi ha fatto guadagnare un invito negli uffici di Human Highway direttamente dal suo fondatore Giacomo Fusina.
In conclusione, il segreto di un profilo di successo sta nel costruire la propria identità all’interno della nostra rete, integrando le nostre attività offline con il mondo online. Si tratta, quindi, di conoscere in primo luogo le strutture base dei Social Network e, in seguito, bisogna pensare alla propria presenza online come ad un amplificatore personale, piuttosto che un luogo nel quale è sufficiente esserci. Seguendo questa linea guida e con un po’ di impegno si posso ottenere grandi risultati!
Se avete dubbi, domande o se volete contattarmi per qualsiasi aggiunta, modifica, consiglio o altro. Mi trovate su Twitter @matteoducci, su LinkedIn uk.linkedin.com/in/matteoducci/, o direttamente nei commenti qui sotto! ☺
Ciao Matteo, complimenti per il breve ma molto utile articolo.
Grazie mille Alan,
Pensa che c’era l’intenzione dell’editore di dividerlo in due parti… Nei blog si tende ad essere il più sintetici possibile.
[…] è un’opinione condivisa da tutti, secondo l’autore di questo post, ad esempio, è bastato un aggiornamento di stato scritto in 40 secondi per ricevere […]
Buongiorno, grazie mille per l’articolo. Sento di non esser abbastanza efficace come vorrei poichè su linkedin vengo contattata ben poco. Ha delle dritte da darmi visionando la mia pagina? apprezzerei moltissimo
Ciao Valentina, scusa il super ritardo nella risposta. Aggiungimi pure su Linkedin e lasciami un messaggio li. Ci do un occhiata e ti faccio sapere.
Matteo
Complimenti, articolo ben scritto e molto utile!
Buongiorno Matteo,
ho letto il suo articolo che ho trovato utile e non scontato.
E’ un anno che sono iscritta a Linkedin, ma ho l’impressione che il mio profilo non sia ben strutturato, né che mi rappresenti efficacemente. Probabilmente non sono utilizzate correttamente le cd “parole chiave”, come Lei suggerisce.
Le sarei grata, se volesse visitare il mio profilo per suggerirmi come migliorare la mia visibilità.
Cordiali saluti.
Rossella