Il social networking è diventato un aspetto onnipresente nella vita personale e professionale di molte persone, compresi i CEO di grandi e medie aziende. In che modo possono sfruttarlo in ottica Personal Branding?
Traduciamo allora un’intervista per CEOforum.com.au a Clifford Rosenberg, il Managing Director di LinkedIn per Australia, Nuova Zelanda e Sud Est Asiatico che tra le altre cose vanta un passato in Buongiorno Australia!
CEOforum.com.au: Cosa può offrire LinkedIn ai CEO, sia personalmente che professionalmente?
Clifford Rosenberg: I nostri membri ci dicono che vogliono separare la loro vita personale da quella professionale, quando si tratta di Social networking, e che il contesto delle conversazioni che tengono è estremamente rilevante. I nostri membri useranno normalmente LinkedIn per il loro networking professionale, mentre useranno Facebook per socializzare con famiglia e amici (condividere foto, giocare, fornire aggiornamenti social, ecc.).
Siamo il maggior sito di networking professionale al mondo, con oltre 120 milioni di membri in tutto il mondo, dei quali più di 2 milioni in Australia. Per contestualizzare i numeri, stimiamo che ci siano circa 600 milioni di professionisti in tutto il mondo, di cui circa 5 milioni sono in Australia. Aggiungiamo a LinkedIn globalmente 2 membri al secondo o, detto in un altro modo, 1 milione di nuovi membri si registrano ogni settimana.
LinkedIn permette ai professionisti di presentarsi online in una maniera altamente professionale attraverso il loro profilo LinkedIn, che, una volta completo, ha una foto professionale, successi di carriera e raccomandazioni professionali da parte di colleghi affidabili e credibili.
Chiedo sempre ai CEO come vogliono essere trovati e rappresentati online. Incoraggerei chiunque a fare questo tentativo su Google: digita il tuo nome e guarda come sei rappresentato. Questo genere di risultati di ricerca crea la prima impressione e può essere strumentale per come sei percepito da clienti, staff, partners, ecc. LinkedIn permette ai professionisti di controllare al 100% la loro identità professionale online e il modo in cui il mondo li vede online.
CEOforum.com.au: Il fatto che siti come LinkedIn offrono ai CEO la possibilità di gestire il proprio brand professionale attraverso un profilo ben costruito, come dici, sembra chiaro. Ciò che sembra meno chiaro è come i CEO possano usare LinkedIn per l’interazione professionale, dato che il CEO tipico ha spesso poco tempo, in particolare quello per interagire online. Puoi spiegare meglio?
CR: Questo porta in realtà alla domanda su cosa fanno i professionisti su LinkedIn. Di solito fanno tre cose:
- sviluppano un brand e un’identità professionale,
- espandono il loro network e interagiscono con altri professionisti e
- usano LinkedIn come strumento di informazione per gli affari, leggendo notizie mirate che vengono trasmesse giornalmente da LinkedIn e prendendo parte ai gruppi come il gruppo CEO Forum che si è recentemente formato.
Credo fermamente che viviamo in un’era digitale in cui il biglietto da visita sta velocemente diventando ridondante (così come l’ormai datato curriculum ) e sarà rimpiazzato dai profili online, che sono ben più dinamici e tridimensionali. Connettersi con i colleghi su LinkedIn ci permette di vedere come evolve la loro carriera e anche di trovare rapide possibilità di carriera e opportunità d’affari.
CEOforum.com.au: E riguardo al terzo aspetto dell’usare LinkedIn come strumento di informazione per gli affari?
CR: Io uso il sito come mio quadro informativo per il business. È il primo sito online su cui vado ogni giorno per tenermi informato. Posso vedere chi nella mia rete è stato promosso, ha cambiato lavoro, quali articoli hanno letto e raccomandato, a quali discussioni hanno contribuito e cosa cattura il loro interesse e può quindi potenzialmente interessare anche me! Ricevo anche notizie mirate da LinkedIn, basate sui miei interessi personali, la mia industria, ecc. – LinkedIn trasmette giornalmente notizie personalizzate e rilevanti che mi aiutano a passare al setaccio la mole di informazioni a cui tutti noi dobbiamo far fronte ogni giorno.
CEOforum.com.au: Esistono dei pregiudizi che normalmente i CEO hanno nei confronti di LinkedIn e che vuoi mettere in rilievo?
CR: A volte LinkedIn è percepito come un social simile a Facebook. In realtà il contesto ha importanza e noi siamo di fatto una piattaforma di networking professionale che connette i professionisti di tutto il mondo per renderli più produttivi e di successo. Un altro pregiudizio comune è che siamo una bacheca per annunci di lavoro. In ogni caso, i job boards sono per coloro che stanno attivamente cercando un lavoro – sono ciò che definiamo “candidati passivi” che possono essere interessati a una nuova carriera e a opportunità di business. È quindi importante che siano visibili e abbiano un’identità online che li rappresenta nella luce migliore possibile. Si torna a ciò che ho detto prima riguardo ciò che ci rivelano i risultati di una ricerca su Google. Più del 70% delle Fortune 100 usano LinkedIn Recruiter (LinkedIn vende una versione autorizzata ai recruiter) come strumento chiave nella ricerca e nella scoperta dei migliori talenti. Vale anche la pena di considerare che alcuni dei migliori talenti sono d’oltremare e che ci sono molti espatriati, per esempio, che potrebbero considerare l’idea di tornare in Australia se gli fosse data la giusta opportunità.
Un pregiudizio comune di molti CEO su LinkedIn è che una volta che avranno un profilo online, perderanno il controllo della loro privacy. Senza dubbio non è questo il caso. Ogni membro di LinkedIn ha il pieno controllo delle impostazioni della propria privacy, il che permette ai membri di controllare cosa si può vedere sul loro profilo, se possono essere contattati, se i loro collegamenti possono essere visualizzati da altri e così via. Personalmente permetto solo ai miei contatti di vedere con chi sono connesso e non rendo i miei collegamenti visibili sul mio profilo pubblico. Una parte molto importante del creare un profilo è stabilire le giuste impostazioni della privacy e incoraggerei ogni CEO a personalizzare le sue impostazioni sulla privacy per adattarle ai suoi bisogni ed esigenze personali.
Incoraggerei anche tutte le compagnie ad avere una politica per i social media, così che i loro impiegati siano consapevoli di ciò che è o non è accettabile riguardo l’uso dei siti social come Facebook, Youtube, Twitter, ecc.
CEOforum.com.au: Come può LinkedIn integrare il modo tradizionale dei CEO di fare networking?
CR: Integrare è la parola chiave: LinkedIn non intende rimpiazzare gli incontri, le conferenze e gli altri generi di attività faccia a faccia che i CEO e gli altri hanno sempre fatto. Ciò che LinkedIn realmente fa è permettere ai CEO di mantenere un network professionale con informazioni aggiornate su scala globale, e di farlo in una maniera fortemente efficace ed efficiente.
CEOforum.com.au: quali consigli daresti a un CEO che voglia ricavare più valore da LinkedIn?
CR: se non hai ancora un profilo LinkedIn, ora è il momento di prendere il controllo sulla tua identità professionale online e costruire un profilo completo con una foto che ti presenti nella luce migliore possibile, e tenere questo profilo aggiornato e attuale. Più completo è il profilo, con parole chiave rilevanti e successi, maggiore sarà la probabilità di apparire in cima ai risultati di una ricerca su Google.
Una volta che un profilo è stato costruito, dovrebbero poi andare avanti a sviluppare ed espandere la loro rete professionale. Spesso mi chiedono quanti contatti dovrebbe avere un CEO e io credo sinceramente che un CEO ben connesso dovrebbe avere ben più di 500 contatti. È importante ricordare che la qualità dei contatti è la chiave. Non ti serve connetterti con chiunque, ma avere rilevanza, affidabilità e credibilità.
Suggerirei anche che i CEO ottengano almeno cinque raccomandazioni da colleghi credibili e rilevanti con cui hanno lavorato durante la loro carriera.
I CEO possono anche seguire gruppi rilevanti, dove possono incontrare e interagire con colleghi con le stesse idee e avere discussioni di grande valore. C’è anche una sezione domande/risposte dove puoi porre domande a colleghi in tutto il mondo.
Comprendiamo che i CEO sono incredibilmente mobili e c’è un’applicazione per iPhone, Blackberry e Android che permette ai CEO di portare con sé il proprio network.
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