PersonalBranding.it è un progetto di Luigi Centenaro e di

Bigname

Le aziende ti cercano sui Social Network?

Luigi Centenaro
Docente presso SDA Bocconi, POLIMI, WHU Dusseldorf, ESSEC Parigi e Bath SoM, fondatore di BigName, gli specialisti dell’innovazione di persone e team in azienda. Primo Personal Branding Strategist italiano, orgoglioso autore e curatore per Hoepli e fondatore di PersonalBranding.it (2008).

Lo scorso Luglio Jobvite, un’azienda che vende servizi per il recruitment, ha pubblicato un’indagine su come i selezionatori del personale usino i Social Network per approfondire la conoscenza dei canditati.

Il risultato è ormai scontato: le aziende ti cercano con i Social…ma va?

Ma la vera domanda è: ti trovano?
E ancora meglio: quello che trovano, espressione del tuo Personal Brand, li aiuta?

Sembrerebbe di sì, il 64% delle aziende che hanno risposto all’indagine ha assunto con successo usando i Social:
Multiple Networks for Recruiting

Dall’infografico sotto emerge anche come l’82% degli americani in cerca di lavoro abbia effettivamente trovato il posto tramite i Social, un numero quasi raddoppiato dal 2010!

Ma dove ti cercano?
Linkedin la fa da padrone…
Interessante, visto che è forse il meno conversazionale dell’elenco!
Mentre il povero Blog sembra essere davvero trascurato:
Social Networks for Recruiting
Come dire… quello che tu dici di te non conta?

Ecco l’infografico:
The State of Social Recruiting

7 Commenti

  1. Vero che LinkedIn è il meno conversazionale del plot, ma è il più in target di tutti per il recruitment ;)

    Vero anche, purtroppo, la tendenza a trascurare il blog della "preda" dei cacciatori di teste: non faccio assolutamente statistica, ma finora chi mi ha contattato per possibilità di collaborazioniofferte (si ci sono, grazie della fiducia!) via Web l'ha fatto esclusivamente via LinkedIn.. trascurando totalmente il mio blog, anche se è a tema professionale, tranne in un caso (e qui doppio grazie!).

  2. io gli ultimi due impieghi (compreso quello attuale) li ho trovati grazie a friendfeed, ma mi sa che è un caso abbastanza raro.
    concordo sul fatto che il blog sia in fondo semplicemente per una questione quantitativa.

  3. Il fatto di non contattare attraverso il blog nn mi sembra strano.. Credo possa essere interessante come strumento di ulteriore profilazione dei candidati, un punto di forza sì ma da nn usare in prima istanza.. Una forma di contatto più "impersonale" come quella permessa da LinkedIn mette automaticamente il candidato in concorrenza con altri, quindi in una posizione di minor forza.. Inoltre avere un unico punto di contatto con tutti i candidati ottimizza i flussi di selezione/contatto, a scapito talvolta dell'approfondimento..

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