PersonalBranding.it è un progetto di Luigi Centenaro e di

Bigname

Spam sulla bacheca di Facebook e Personal Branding

Luigi Centenaro
Docente presso SDA Bocconi, POLIMI, WHU Dusseldorf, ESSEC Parigi e Bath SoM, fondatore di BigName, gli specialisti dell’innovazione di persone e team in azienda. Primo Personal Branding Strategist italiano, orgoglioso autore e curatore per Hoepli e fondatore di PersonalBranding.it (2008).

Sai quelle simpatiche persone che ti chiedono l’amicizia e poi ti lasciano quei deliziosi messaggi pubblicitari in bacheca?
Magari 10 minuti dopo che hai incautamente accettato la loro amicizia?
Qualche tempo fa ho ricevuto l’ennesimo messaggio che cercava di arruolarmi in uno dei soliti programmi multilevel che promettono mari e monti.
Un tempo reagivo maluccio, lo confesso.
Poi sono guarito e stavolta ho pensato: proviamo a spiegargli cosa pensiamo veramente…

Per farlo ho approfittato del vecchio adagio della comunicazione

Il significato della TUA comunicazione è la risposta che ottieni

e della mia meravigliosa rete di amici su Facebook.
Ecco il risultato, che ho prontamente segnalato allo SPAMMER:
La vera opinione che la gente si fa di coloro che mandano spam su cose tipo fare soldi online, lavorare da casa, diventare ricco

La saggezza della folla

L’aspetto divertente è come gli amici di Facebook si siano sbizzarriti a fornire le loro personali risposte, alcune diventate anche trend.
Infatti quelle in MAIUSCOLO sono le mie proposte originali, mentre le altre sono state aggiunte liberamente da loro.
Insomma: caro e ingenuo spammer, vuoi diventare padrone della tua vita?
Diventa competente, magari anche rilevante e infine ricordati della storia del gatto e la volpe!

Chiedere prima di dare

Fondamentale per il nostro Personal Brand è lo spazio che conquistiamo nella mente del nostro pubblico.
Occorre guadagnarsi il diritto di essere ascoltati e di poter chiedere qualcosa.
La prima impressione è determinante: allora perché giocarsela chiedendo senza dare?
Il multilevel fatto in quel modo fa danni enormi al proprio Brand.
Questi personaggi infatti usano spesso nomi e cognomi veri e bruciano la propria reputazione prima sulla rete di contatti diretti e poi su quella allargata: il bene più prezioso di un buon networker.

1 commento

  1. Concordo pienamente con la tua analisi.. Temo cmq che questi personaggi lavorino basandosi sulla legge dei grandi numeri e se ne freghino delle dinamiche del corretto social networking, delle quali credo nn ne ipotizzino nemmeno l'esistenza.

    Ritengo nn ci sia spazio per l'educazione in quanto l'etica social compotamentale cozza profondamente con le non-strategie messe in atto..

    Per me ban.. ;)

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